OMAGGIO A NIK SPATARI

E’ con molta tristezza che abbiamo appreso la scomparsa di un grande artista calabrese, Nik  Spatari. “…Uno dei casi rarissimi in cui un outsider versa nella terra il sale dell’architettura”…. come indicato da Bruno Zevi presentando Musaba la Fondazione Spatari/Maas ossia un parco museo vivo, all’interno di giardini e orti del complesso monastico di Santa Barbara,  a Mammola.

Pittore, scultore, architetto, un talento precoce , un autodidatta che appena ventenne partì per Parigi a frequentare lo studio di Le Corbusier nutrendosi della frequentazione e della collaborazione con grandi del novecento, da Picasso a Jean Cocteau, da Max Ernst a Sartre.

Fu qui che conobbe Hiske Mass, artista olandese, e con lei andò a vivere a Milano creando la galleria Brera per poi, nel 1969 riscoprire la Calabria.

Per lui è un ritorno, per lei una scoperta. Nonostante grandi difficoltà e angherie scelgono di vivere a Santa Barbara nel cuore della Locride acquisendo un terreno e un complesso monastico completamente sepolto dai rovi e dalla dimenticanza facendolo diventare, nel tempo, Musaba, l’unico museo all’aperto calabrese che è anche laboratorio di sperimentazione artistica e e di tutela del paesaggio.

Nik concentra i suoi progetti sull’evoluzione della storia mediterranea nella più significativa espressione visivo-scientifica: le arti, l’architettura, l’ambiente , le scienze dell’uomo in tutti i suoi aspetti antropologici, formali, sociali, materiali eclettici, pensando sempre ad un sistema che deve essere goduto da tutti.

E’ lui che si occupa della fase ideativa del museo-laboratorio con disegni e progettazioni, mentre la moglie promuove e coordina le fasi di realizzazione.

Musaba diventa, quindi, un insieme di architettura, scultura, opere d’arte visive, giardini mediterranei, parco archeologico-paesagistico, ma soprattutto, per suo volere, un laboratorio di ricerca e di formazione aperta ai giovani di tutto il mondo.

Qui si trova una delle sue opere murali tridimensionali più importanti “il Sogno di Giacobbe” di 260 m2 che affresca l’abside e la volta della chiesa di Santa Barbara conosciuta come la Cappella Sistina del Mediterraneo oltre a una zona adibita a spazio espositivo dove sono raccolte una collezione di sue opere a testimonianza della sua evoluzione artistica 1943-2010, e opere di autori come Giacometti, Bonalumi, Scanavino, Schifani, Tadini e tanti altri.

Pic Polo di Innovazione Cultura e Turismo Cassiodoro